Libri e mostre


PUBBLICAZIONI E CURRICULUM ARTISTICO

 

Ha pubblicato  i seguenti scritti inerenti ad Anatomia Artistica:


  • Manuale di Anatomia Artistica - Conoscere e disegnare il corpo umano, Hoepli,Milano, 2011
Luciano Tittarelli - Manuale di Anatomia Artistica
  • Lezioni di Anatomia Artistica - Leggere e disegnare il corpo umano, Hoepli editore, Milano,2009
 
La forma del corpo, Il Formichiere, Foligno (2014)      
Giovani e Anziani, Progetto per un'esperienza artistica, Progettazione, coordinamento editoriale e redazione Edgardo Abbozzo, Fedora Boco, Luciano Tittarelli    
Disegnare la realtà e il pensiero, Luciano Tittarelli, Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia, Perugia, 2019                                                                                                      
 Anatomia mascherata. Contributo agli Atti del seminario di studi Impronte, Idee per la rappresentazione 6, Siracusa, 2013. Appendice, Relazione tecnica e storica in  Mastro Giorgio,l’uomo,l’imprenditore,l’artista, Litograf Todi, 1995 In “Brutium”quadrimestrale dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria,anno II, n°3, dicembre 2001, Gangemi editore, pag. 25, “I bambini del paleolitico giocavano con un cavallo di pietra”. “Le ragioni di un manuale” pag. 53 Bandecchi & Vivaldi – Pontebera, 2001. “Giovani e anziani – Progetto per un’esperienza artistica” Perugia giugno 2001, introduzione pag. 11. Lezioni di Disegno e Anatomia Artistica, A.A. 2005- 2006 di Luciano Tittarelli, Maurizio Cesarini, edito dalla Fondazione Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. Materiale didattico integrativo a Lezioni di Anatomia Artistica alla pagina web www.hoeplieditore.it/3844-2  

Principali mostre personali:

  2015 Assisi - Consonanze Conventino del Santuario Porziuncola della Basilica di Santa Maria degli Angeli. 2006  Collodi – La Fiaba delle Fiabe – Museo/Parco di Pinocchio. 2005 Ospedalicchio di Bastia Elisa – performance. 2002 Perugia - Il fumo, il lustro, il decoro, mostra a cura di A.Anelli:  Edgardo Abbozzo, Luciano Tittarelli;  Volumnia Editrice 1994 Perugia – Galleria spazio/Arte. 1985 Perugia – Galleria “La luna”. 1982 Città di Castello - Centro Arti Visive “Materiali/Immagini 2. Palazzo Vitelli. 1981 Città di Castello - Disegni di Luciano Tittarelli, Palazzo Vitelli. 1976 Massa Marittima - Mostra alla galleria “Sala Maggiore”.   

Principali mostre collettive:

  2015 OVèST Collettiva d'Arte Contemporanea, Palazzo Leonetti Luparini - Spoleto (PG) 2013 In Lucem Transitus, inauguratosi il 3 ottobre  presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli 2013 «OPERA – TERRA», Villino di Parco Ranghiasci-Brancaleoni, mostra ceramica contemporanea. 2009 “Triennale della ceramica d’arte contemporanea di Gualdo Tadino” Tradizione contemporanea – disegno e produzione. 2008 Castello di Frontone – Hospites a cura di Maurizio Cesarini. Galgata. 2007 Todi – In Mensa – Extra moenia  a cura di Rossella Vasta. Spello – Villa Fidelia – Terra di Maestri. Roma – Fatto ad Arte – Rassegna dedicata alla moderna ceramica d’arte italiana e internazionale a cura di U.La Pietra. 2006 Sigillo – Viaggiatori sulla Flaminia. 2004 Perugia – Galleria Artemisia. Lecce – Terza Triennale d’Arte Sacra Contemporanea. 2003 Città della Pieve – Palazzo della Cornia – collettiva. 2001 Perugia - Rocca Paolina – “Percorsi paralleli”. Cecina Villa Guerrazzi – Il Corpo Dis(d)egnato – Sguardi indiscreti della figura umana. Trevi Flash Art Museum – Extra vergine. 2000 Perugia – Rocca Paolina – “ Le ombre delle Idee”. Perugia Palazzo della Penna “Angelus novus” a cura di Antonio Carlo Conti. 1998 Perugia – Loggia dei Lanari – “ Luoghi senza geografia”. 1997 2° Premio Trevi Flash Art Museum – Sez. Artisti segnalati. 1994 Arezzo – galleria Margiacchi. Macerata – galleria Pio Monti – Il gatto e la volpe. 1993 Gualdo Tadino – Eon . Thesaurus . swa P ……... 1991 Krakow – Centro culturale Miedzjnarodowe. Roma – Sala 1. Perugia/ Beuyus – Palazzo della Penna. 1990 Fabriano – Informastratta. Perugia – Rocca Paolina –  Linea Mentis. 1989 Carpi – Modena – Tempo finito. Perugia – Rocca Paolina –  “Ad Villam”. Spoleto – Tempo finito. 1988 Bari – Arte Fiera. Sciacca – atelier dell’arte. Bratislava – Súčasní výtvarníci z Perugie v Bratislave. Monte San Savino – Ceramica oggi. 1987 Roma – Centro di Sarro. 1986 Dyonysos – Torgiano. Gubbio – Biennale. Perugia – Stazioni di Posta. 1985Bologna – Arte Fiera – Stand Regione dell’Umbria ( partecipa anche alle edizioni 1986-87-88-89-90-91-92) Brugge – Belfort – Keramiek uit Umbrie: antiek en hedendaags. Fontignano – Perugia – Polittico della Luna. 1983 Castelli – Museo della Ceramica –Mostra di ceramica. Sargadelos – Spagna – Interscambio culturale- progetti e realizzazioni in Ceramica. 1982 Città di Castello – Palazzo Vitelli – “ In Vano”. Gualdo Tadino – Biblioteca ex croce bianca – disegni e ceramiche. Caltagirone – VI° Rassegna Nazionale  “De Scultura” curata da F.Menna – sezione design. 1981 Cancelli – Foligno – installazione. Firenze – Centro culturale “Il Moro”. Nocera Umbra – Istituto professionale – installazione. Perugia – Centro arti visive Materiali/Immagini – “Situazione ‘80”. 1980 Rocca Paolina – Perugia –  installazione. Spoleto – Incontri ’80 – laboratorio di nuova creatività – installazione. Biennale di Gubbio – Laboratorio Aperto 2. Foligno – Canapè – installazione. 1979 Biennale di Gubbio – Opere e Materiali – Laboratorio Aperto.  

Premi, riconoscimenti e realizzazioni:

  1985 Concorso Internazionale della ceramica a Gualdo Tadino – targa oro. 1982 1° Premio alla mostra Internazionale della Ceramica a Gualdo Tadino. 1981 31^ rassegna G.B.Salvi – Medaglia Premio – Sassoferrato. 1979 ­1° premio per la sezione scultura alla Mostra Internazionale della Ceramia a Gualdo Tadino (19° edizione). 1978 Bassorilievo in ceramica per la facciata della chiesa di Morro di Camerino. 1975 1° premio concorso di pittura  “A.Caprai” a Gualdo Tadino.  

Bibliografia essenziale:

  in “La ceramica moderna”, aprile, 1980, anno I, n.3, pag.4; Ibidem, novembre 1982, anno III, n.29, p.12; Gubbio 79, Opere e materiali, Laboratorio Aperto, catalogo della mostra di Gubbio a cura di E.Crispolti1979; Arte nuova in Italia, a cura di E.Crispolti, Roma, ed. Il ventaglio, 1983; in “Cast Information”, maggio – agosto 1985; in “Eupalino”, Roma, gennaio 1986; Scultori in umbria oggi, catalogo della mostra di Roma a cura di L.Marziano, collettiva centro di Sarro, Roma, 1986, catalogo della mostra Terra di Maestri, “Artisti Umbri del novecento VI 1981-2000 A cura di Antonio Carlo Ponti e di Giorgio Bonomi, Fedora Boco, Paolo Nardon, Fabrizio Fabbri Editore.  

Hanno scritto del suo lavoro:

  M.Apa, L.Bernardi, V.Biagioli, S.Bottini, C.Casorati, P.Centioni, M.Cesarini, D.Coletti, E.Crispolti, R.Giovannini, G.Maradei, D. Marcheschi, L.Marziano, P.Nardon; A.C.Ponti, N.Teodori,.  

ESTRATTI DAI TESTI CRITICI

  Disegni di Luciano Tittarelli, Città di Castello,Palazzo Vitelli, da uno scritto di Valentino Biagioli: Questa mostra di disegni è il risultato di un lavoro fatto di riferimenti, di allusioni, di memoria per una autentica necessità di toccare zone molto profonde in cui si elabora una nuova coscienza che è amore della realtà e ottimismo per una società diversa. Non è quella, dell’amico Luciano, una posizione di rivalsa ma piuttosto di rivalsa alla rivolta, di recupero e di proposte narrative nell’interpretare la comunicazione dell’immagine. Materiali/Immagini – estratto dallo scritto di  E. Crispolti , Laboratorio Aperto, Perugia, 1980  Tittarelli esplora le impronte di muri rustici: ne ricava immagini quasi di memoria di un’antica ruralità domestica. Centro di Sarro, scultura in Umbria oggi, 1987, dallo scritto di Luciano Marziano: In questo quadro di trasmigrazione, Tittarelli si pone come punto di svolta acquisendo sulla base di astratte forme ceramiche, sottili rapporti cromatici, tracce metalliche. Da Bella Copia,personale alla galleria SpazioArte,da catalogo della mostra a cura di P.Nardon ,1994 Tittarelli appartiene alla categoria degli artisti figurativi, egli rappresenta cose che sono divenute estranee per troppa famigliarità, sembra quasi che tanto più analitica diventi la raffigurazione, tanto più fragile si faccia il legame che queste figure intrattengono con la loro origine, con quella quotidianità da cui sembrano essere state tratte a forza...." Mostra Consonanze ad Assisi,dallo scritto di Rossella Vasta: Le  campane di Luciano Tittarelli, in bucchero e terracotta suonano in maniera "random" quasi a ricordarci di un tempo "altro" da quello recensito dalle lancette dei nostri orologi. Queste Campane non suonano per ricordarci un'ora precisa, non si sa quando suoneranno perché il tempo dell'Eterno non è quantificabile.  L'artista intesse un dialogo interessante tra l'immagine ed il suono ponendo in senso orario dodici leggii (come le dodici ore) sui quali pone i suoi disegni che riprendono schemi di vibrazioni armoniche primarie, come dire: disegnare il suono! Progetto SettevolteSette, dallo scritto di Marinella Caputo: Il progetto è un’ideazione congiunta degli artisti Luciano Tittarelli, noto ceramista e docente di anatomia artistica all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, e Diego Cusano, suo studente, compositore con un rilevante curriculum di esperienze artistiche e musicali. Gli artisti ripropongono un’opera di grande fascino, composta da sette tondi di 26 cm di diametro in ceramica a lustro metallico e da sette composizioni musicali elettroniche ideate appositamente con l’intenzione di creare un rapporto di relazione tra parola, immagine e suono. Luciano Tittarelli ha concepito la serie delle opere in maiolica come un ciclo, una sequenza ritmica collegata, stabilendo, attraverso il numero sette, un senso di compiutezza, ma implicando,allo stesso tempo, uno sviluppo in altri cicli possibili e attuabili. Ogni piatto, costituisce un’unità completa e risolta, stabilendo una relazione con gli altri sei, come esito che non è mai finale, ma continuo e sempre in fieri. Opera-Terra, dallo scritto di Ettore Sannipoli: All’interno di essa* Luciano Tittarelli ha deciso di collocare la sua installazione-scultura Come il canto delle Sirene, un suadente scampanio ci richiama irresistibilmente verso la porta che si apre sul lato a monte della torre, e ci induce ad entrare. All’interno dell’angusto edificio il nostro sguardo è costretto a rivolgersi verso l’alto: tra le rampe della scala addossata alle pareti, entro uno spazio stretto e vertiginoso, calano lunghe corde con nere campane di bucchero appese, accanto ad altoparlanti ed effimeri uccelli di carta, in forma di origami. Rimandi alla storia e alle tradizioni locali si coniugano così con una singolare rivisitazione di questo spazio inconsueto, potenziato e qualificato dall’intervento artistico *( la torre di Parco Ranghiasci a Gubbio n.d.t.) Umbria Ceramica,dallo scritto di Mariano Apa: La lunga pratica di esperienza artistica di Tittarelli, si insinua con originale predisposiziomne dentro la pratica della ceramica, nel doppio significato di serie industriale e di serie artistica. L’uso della serigrafia è un uso adeguato alla serie delle formelle dove Tittarelli addirittura si riporta alle tematiche della citazione con riporti concettualistici che lo immettono in un favorevole clima culturale, ricco di stimoli e di proposte…… Stazioni di Posta, Perugia, da uno scritto di Cecilia Casorati: In Luciano Tittarelli si verifica un certo rivoluzionamento della figura canonica dell’artista, per il quale anche nominalmente, l’artista stesso non è più un pittore o uno scultore ma un “operatore” che agisce nel campo delle arti visive. L’artista, anzi l’operatore, diviene così un regista(l’eclettismo è anche in numerosi passaggi professionali”) delle immagini che lo circondano, producendosi ora in un primo piano, in una zoommata e, più frequentemente, in opportune dissolvenze. Hospites, Castello di Frontone,giugno2008,da uno scritto di Maurizio Cesarini: L’arte per  Luciano Tittarelli è un territorio interiore, una geografia del sentire, un luogo dove l’idea mondana di contiguità e consequenzialità, viene rimessa in discussione. Ben illustrava queste potenzialità dell’inconscio lo psicanalista Ignacio Matte Blanco, quando parlava del principio di simmetria, o meglio della biologica per cui l’inconscio considera tutte le relazioni asimmetriche come simmetriche, situazione che produce annullamento dello spazio, del tempo, del principio di non contraddizione, di negazione e così via.